Il Tallio

Novembre 2014 – Nei mesi scorsi sono state rilevate concentrazioni elevate di tallio nelle acque potabili di alcune zone della Versilia. I valori hanno toccato punte di 10-12 microgrammi per litro di questo elemento, un livello ritenuto pericoloso per la salute umana, dal momento che il limite tollerato dall’uomo è di 2 microgrammi. Sembra che la sostanza tossica sia arrivata nell’acquedotto da alcune miniere di pirite abbandonate. Le autorità competenti hanno quindi disposto il divieto di uso dell’acqua potabile. Il tallio è un metallo tenero e malleabile, di colore bianco grigiastro, scoperto e isolato nel 1861-62 dalle polveri di un impianto a camere di piombo per la produzione di acido solforico. È un elemento relativamente diffuso in natura, mai libero ma generalmente disperso nei minerali di potassio. È presente in piccole quantità nelle rocce vulcaniche, in solfati o cloruri e altri minerali di metalli alcalini. È un metallo abbastanza reattivo che esposto all’aria umida si ossida rapidamente ed è abbastanza mobile all’interno dei terreni, disperdendosi anche facilmente attraverso l’assorbimento su fango.

Tallio e acqua

È parzialmente solubile in acqua e conseguentemente può essere disperso con l’acqua freatica se i terreni ne contengono grandi quantità. Non rientra tra i parametri di qualità e conformità previsti dalla normativa e quindi non è ricercato di routine.

Applicazioni

Il tallio è usato per fare vetro speciale per lenti altamente riflettenti. I sali del tallio sono usati come reagenti in chimica. Il solfato di tallio è ancora venduto nei paesi in via di sviluppo in cui è ancora consentita sua applicazione come antiparassitario e rodenticida (ma è ormai vietato nei paesi occidentali). Alcuni suoi composti hanno impieghi in elettronica come semiconduttori, in cellule fotoelettriche e fotometri ottici. Effetti sulla salute il corpo umano assorbe il tallio molto efficacemente, soprattutto attraverso la pelle, gli organi respiratori ed il tratto digestivo. L’avvelenamento da tallio principalmente è causato dall’assunzione accidentale di veleno per topi (che contiene grande quantità di solfato di tallio). L’assunzione di composti contenenti tallio porta a dolori di stomaco e danneggiamento del sistema nervoso. Come conseguenza dell’assunzione da tallio attraverso gli alimenti, possono insorgere dolori alle giunture e ai nervi.

Effetti sull’ambiente

Il tallio e i suoi composti sono tossici e devono essere maneggiati con cura. È molto tossico per i roditori (infatti è usato come veleno per topi) ha effetti negativi sulle piante (ne disturba lo sviluppo e fa cambiare colore alle foglie)

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