Il carrello è attualmente vuoto.
Inquinamento da PFAS PFOA e PFOS
Le sostanze perfluoroalchiliche o PFAS sono dei composti chimici di origine sintetica, le cui molecole sono caratterizzate dalla presenza di almeno un atomo di fluoro. Le sostanze della famiglia dei PFAS maggiormente diffuse e utilizzate nella produzione industriale sono i PFOS e i PFOA.
La principale proprietà di queste molecole è quella di resistere all’acqua e ai grassi per questo motivo vengono impiegati per la produzione di materiali impermeabili e antiaderenti, oltre che nella realizzazione di detersivi, vernici e pesticidi. Tuttavia queste stesse proprietà ne rendono difficile lo smaltimento, trasformandoli in cosiddetti “inquinanti persistenti”. I PFAS hanno infatti la tendenza ad accumularsi nell’ambiente, in particolar mondo nelle falde acquifere e nelle acque superficiali destinate anche al consumo umano, entrando cosi nella catena alimentare.
EFFETTI SULLA SALUTE
I PFAS sono stati classificati come sostanze cancerogene di tipo 2B (link alla classificazione). Questo significa che tali sostanze risultano essere cancerogene per gli animali ma non sono state trovate sufficienti evidenza per quanto riguarda l’uomo.
Tuttavia alcuni studi condotti sull’uomo hanno messo in evidenza l’insorgere di problemi a livello epatico e ormonale e un aumento del colesterolo correlato ad una prolungata esposizione ai PFAS.
I limiti giornalieri di assunzione dei PFAS sono stati fissati a 150 nanogrammi per chilogrammo corporeo per quanto riguarda i PFOS e a 1,5 microgrammi per peso corporeo per quanto concerne i PFOA.
ZONE MAGGIORMENTE A RISCHIO
In Italia le zone considerate maggiormente a rischio sono le province venete di Vicenza, Verona e Padova. In queste zone sono state rilevate alte concentrazioni di PFAS dovute alla presenza di una fabbrica chimica produttrice di derivarti del fluoro.
In diversi comuni del territorio tra cui Altavilla, Creazzo, Montecchio Maggiore, Sovizzo, Brendola e Sarego è stata emanata un ordinanza volta a limitare l’utilizzo dell’acqua estratta da pozzi privati per il consumo umano e animale e per la produzione di alimenti.